ECOMONDO 2015 – IL MINISTRO GALLETTI SI COMPLIMENTA CON GIANI

ECOMONDO 2015 – IL MINISTRO GALLETTI SI COMPLIMENTA CON GIANI

Waste Recyclingsi colloca tra le più importanti e qualificate imprese nazionali che si occupano del trattamento e dello smaltimento degli scarti di lavorazione provenienti dai cicli industriali. A Ecomondo già dalla prima edizione, Waste Recycling tratta mediamente 400.000 tonnellate di rifiuti l’anno di cui il 60% di rifiuti allo stato liquido e 40% allo stato solido. “La nostra realtà conta più di 100 dipendenti e realizza ogni anno oltre 30.000.000 di fatturato” dichiara il presidente Maurizio Giani, “ritiriamo, trattiamo e inviamo a recupero tutte le principali tipologie di scarto industriale sia pericoloso che non pericoloso”. Ogni anno Waste Recycling si presenta a Ecomondo con stand sempre nuovi home-made realizzati al 100% di rifiuti. Uccelli, pesci, animali selvatici e domestici, mammiferi, rettili e insetti. “Quanto sono preziosi i nostri rifiuti, lo si vede chiaramente dalla bellezza delle opere esposte, molte delle quali realizzate da studenti e docenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze”. È da questo autunno, infatti, che Waste Recycling ha siglato proprio una Convenzione con l’Accademia di Belle arti di Firenze per una sperimentazione sull’uso artistico degli scarti industriali. La volpe di Monica Piazza, il cobra di Yllli Kalivaci, l’aquila di Angela Nocentini e Riccardo Casagrande, la rana pescatrice di Matteo D’Alessandro, il pappagallo di Veronica Sarti, il muflone di Pietro Cecioni, il tucano di Silvia Cogotzi, il pavone di Vittoria Lapolla, alcuni insetti di Valentina Ciani, le pulci di Edoardo Malagigi e il pesce equino di Daniele Acciai. Ci sono poi importanti partecipazioni di artisti noti nel panorama nazionale come le bellissime sculture di Alberto Salvetti (Orso e Gabbiani) e Fabrizio Giorgi (la scimmia e il Cane), le opere di Paolo Lo Giudice (Il grillo e il fenicotttero) o il camaleonte di Nando Segreti. L’estroso Scorphano di Stefano Pilato e il grande cavallo di Jeromè Cem Ispanacki realizzato assemblando pezzi di un’automobile e di trattore in demolizione.