Faganelli Metello

Faganelli Metello

Angera (VA)
Tel: 0332.400628
Email: metellofaganelli@gmail.com
Webwww.riciclarte.it/artisti/f/faganelli-metello
Facebook: Metello Faganelli

 

Memorie del legno – Una storia d’amicizia, una mostra – performance teatrale nata dalla favola da me scritta dove per protagonisti, una scultura – albero, guardiano del bosco e un’aquila, abitanti di una montagna, immersi in una avventura, vivono una favola filosofica dove i confini non esistono; dove i valori della Libertà, dell’amicizia fra gli animali e la natura e del rispetto dell’ambiente, “Rifiutato” e inquinato dall’umano, sono prerogative basilari per un futuro orientato ad un sistema di vita sociale, culturale ed economica più etica.” Il progetto Memorie del Legno, fortemente legato al territorio e ai suoi aspetti naturalistici che, al di là della dimensione favolistica e delicatamente poetica rappresentata, intende proporre la conoscenza, il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente come occasione di crescita individuale e sociale, momento di incontro tra un passato ideale e un futuro sempre più tecnologico. “Memorie del legno” è un percorso nato fra le sponde lombarde del lago maggiore. Il lago, con le sue spiagge rimaste ancora quasi allo stato naturale come se fossero riserve protette,  che accudisce legni antropomorfi levigati come memorie di alberi. Questo progetto è nato dalla propensione nel campo artistico di lavorare per la conservazione della memoria nei suoi molteplici linguaggi e forme, la memoria della natura, come volendo conservare i reperti naturalisti e storici che gli alberi ci lasciano.  Il percorso di ricerca nell’arte povera è nato grazie ad una collaborazione avvenuta nel 2006 a Milano nel progetto “Rifiutili, dove le materie diventano sogni”. Questa esperienza, il lavoro verteva nella raccolta, conservazione e riutilizzo di materiali di scarto a fine artistici, ha permesso di entrare in questa nuova dimensione, dove la materia paziente e silente ci comunica con i suoi linguaggi, i suoi respiri, le sue forme levigate. “Memorie del legno” ha quindi voluto unire l’arte povera con i legni antropomorfi raccolti in questi anni, conservati e rielaborati in quadri e sculture, unendo ad essi altri materiali: gli specchi, che utilizzo frammentati in tante piccole forme, in un mosaico d’immagini riflesse, a simboleggiare l’acqua del lago come fonte di nascita; la cera, nei suoi innumerevoli colori, colata o applicata come a simboleggiare il pulsare della vita nei legni, la ceramica, la plastica, il ferro, in una simbiosi armonica di materie. Queste opere sono poi andate ad incontrare il linguaggio teatrale e i legni sono diventati i protagonisti, come scenografia e personaggi viventi, dello spettacolo. La performance di “Memorie del legno” ha per protagonista una scultura chiamata il guardiano del bosco, un albero malato che durante la performance parla della vita instillando al suo interlocutore, un medico che lo sta curando, racconti filosofici tratti dalle sacre scritture, dalla Baghavad Gita, pensieri e poesie di emblematici maestri poeti, da Jung a Goethe, da Whitman a Rilke-. I legni antropomorfi, sapientemente rielaborati dalle mani dello scultore, hanno dato così vita ad una serie di opere d’arte povera che proponiamo come mostra d’arte in simbiosi con una performance di teatro-danza.  La performance prevede anche la proiezione di un video girato in locations particolarmente suggestive della Provincia di Varese, in cui viene narrata una parte della trama dello spettacolo dal vivo. I luoghi, selezionati per il loro notevole valore culturale, storico e naturalistico, rappresentano e valorizzano il territorio del lago maggiore. Il progetto “Memorie del Legno” prevede pertanto lo spettacolo, il video e la mostra d’arte; componenti che traggono forza l’una dall’altra articolando un discorso complesso ma che, analizzate singolarmente, vivono di vita propria.

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