Lo stand del Gruppo Hera a Ecomondo

Lo stand del Gruppo Hera a Ecomondo

E’ un anno importante il 2018. Esattamente venti anni fa nasceva a Santa Croce sull’Arno il progetto SCART, ideato da Maurizio Giani (oggi Direttore mercato industria di Herambiente) per integrare e completare la mission di un’azienda come Waste Recycling, oggi società toscana del Gruppo Herambiente che si occupa del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti industriali. Nel 1998, quando per la prima volta SCART tentò di utilizzare i rifiuti raccolti negli impianti come materia prima per la realizzazione di nuovi oggetti di uso quotidiano e creazioni artistiche, l’esigenza era quella di lanciare un messaggio concreto sull’importanza del riuso e del recupero di materia. Dall’ingresso di Waste Recycling in Hera nel 2016 si sono moltiplicate le opportunità e la forza del progetto ha preso ancora più corpo portando il progetto SCART a veder realizzate nel 2017 ben cinque mostre itineranti che hanno toccato le città di Ravenna, Imola, Modena, Udine e Pisa, ma anche partecipazioni artistiche di rilievo come l’aver realizzato – sempre e solo utilizzando come materia prima scarti di lavorazione industriale – le scenografie e i costumi per alcune tra le più importanti opere della tradizione lirica italiana ed europea come il Flauto Magico, la Cavalleria Rusticana, il Barbiere di Siviglia o la Tosca andate in scena in Toscana e in Veneto; o ancora come la mostra svoltasi all’inizio di quest’anno a Bologna che ha visto SCART esporre le sue opere nel ricco programma di Arte Fiera o la partecipazione nell’ambito del Festival Filosofia di Modena.

Per Ecomondo 2018, proprio per celebrare questo importante traguardo dei venti anni di attività, il Gruppo Hera ha deciso di presentarsi alla Fiera di Rimini (Pad. C1 da ieri al 9 novembre) con un The best of del progetto SCART: un’opera per ogni anno di attività. Dalla scrivania Metamorphosys del 1998 realizzata con un contenitore in plexiglas e svariate tipologie di rifiuto industriale, al tavolo 126 rouge del Gruppo Freeshout datato anno 2000 e realizzato con le porte di una 126, le barre di un portapacchi e alcuni componenti di un ammortizzatore auto; dalla cassettiera Helen del 2007 realizzata assemblando numerosi cassetti della più varia provenienza, alla lampada Tea time di Simonetta De Santis realizzata con teiere e porcellane, e poi ancora un ritratto di Vincent Van Gogh di Monica-Lopez Oliva del 2016 e l’abito che Silvia Chimenti realizzò nel 2012 per la soprano che duettò con Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio realizzato con Camere d’aria e pneumatici.

SCART è un successo tutto nostrano che oggi si alimenta di importanti collaborazioni con istituti di ricerca e formazione come le Accademie di Belle Arti di Firenze e di Bologna, nonché con artisti e critici di fama internazionale. Una collezione d’arte che complessivamente conta oltre novecento pezzi tra costumi di scena, quadri, sculture, elementi di arredo, strumenti musicali, abiti e lampade.