IL RICICLO D’AUTORE DI SCART ARRIVA A PONTEDERA

IL RICICLO D’AUTORE DI SCART ARRIVA A PONTEDERA

Rifiuti da design. Decine di opere in mostra per dimostrare che ci sono rifiuti capaci di una seconda vita, anche più affascinante della prima. L’iniziativa è di Waste Recycling di Castelfranco in collaborazione con docenti e studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Da questa sinergia nasce “Scart”, una mostra itinerante che ha girato Italia, e che aiuta a guardare l‘altro volto, utilizzando il linguaggio dell’arte,  di tante cose che consideriamo da buttare. Quello utile e bello: componenti d’arredo e abiti che niente hanno da invidiare alla perfezione degli oggetti di serie destinati al consumo di massa; una sedia realizzata con una finestra, il divanetto realizzato con i carrelli del supermercato, l’appendiabiti fatto con la marmitta di un camion, le lampade con i distanziali dei lavori in corso e barattoli di pomodori pelati. Opere, appunto,  dalla dignità dell’arte, che fondono passato e presente in assemblaggi originali, e mai scontati. La mostra ora è stata inaugurata al Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera per iniziativa di Geofor Spa in collaborazione con Waste Recycling e, appunto,  Festival Sete Sóis Sete Luas, “Rifiuti: da spreco a risorsa”, finalizzata a porre degli interrogativi e a provocare consapevolezza sulla tematica attualissima del riciclo. Duchamp ha fatto di una latrina una fontana. César Molina, scultore di Granada, ha fatto di catene di bici, bulloni e pezzi di motore un monumento a José Saramago: “La Passarola”. Gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze hanno trasformato dei guanti da lavoro difettati in un vestito. Tutto, o quasi, si può recuperare e far rinascere ad una seconda vita. Lo scarto, il rifiuto può diventare da uno spreco ad una risorsa: tutto dipende da come lo vogliamo vedere. Da quando appoggerete la vostra giacca su una marmitta di un camion diventata appendiabiti a quando vi riposerete comodamente seduti su un divano di carrelli del supermercato accuratamente imbottiti di gommapiuma, sarete circondati da rifiuti. Scarti che sono diventati pezzi di arredamento, di moda, d’arte. E può darsi che vi chiederete :“Ma perché ho buttato tutti quei vecchi pacchetti di sigarette? Potevo farci un bel vestito!” Ed ecco raggiunto l’obiettivo della mostra: sfidare la società cercando di renderla un po’ meno distruttiva e un po’ più creativa.