SCART realizza costumi per Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio

SCART realizza costumi per Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio

Grazie alla collaborazione con il progetto SCART del Gruppo Hera, duecento costumi e numerosi accessori della quattordicesima edizione del Teatro del Silenzio di Lajatico in Toscana (25 e 27 luglio) sono stati realizzati con scarti di lavorazione industriale.

Ritagli di pelle provenienti da concerie e calzaturifici del distretto conciario toscano, numerosi e colorati pezzi di stoffa, svariati poliaccoppiati di carta, plastica e gomma, oltre a componenti elettrici difettosi, guarnizioni e tanti petali di fiori finti, sono alcuni dei materiali con cui la costumista Claudia Tortora e le sue collaboratrici hanno lavorato all’interno dell’Officina SCART del Gruppo Hera. Tutti scarti di lavorazione industriale che, dopo essere stati raccolti, scelti e selezionati all’interno dell’Officina SCART sono diventati la materia prima per realizzare duecento costumi, accessori e numerosi elementi scenografici per la quattordicesima edizione del Teatro del Silenzio di Lajatico, il piccolo comune toscano che ha dato i natali al grande tenore Andrea Bocelli.

Per due giorni ogni anno, Lajatico vede trasformate le sue dolci colline nel teatro naturale più famoso al mondo dove giungono migliaia di spettatori da tre continenti. Due le attesissime serate del 25 e 27 luglio per “Ali di Libertà” con la direzione artistica di Alberto Bartalini e la regia di Luca Tommassini.

La costumista Claudia Tortora è affiancata nell’Officina SCART da Tatiana Turco, Daniela di Martino, Valentina Bianchi, Beatrice Beneforti, Dalila Lazzeri e Mirgena Koci che insieme hanno confezionato gli abiti per i performers che accompagnano le esibizioni di Dua Lipa e Mika, i settanta elementi del coro, i dodici ballerini, i venti performers, i dieci sbandieratori e gli oltre sessanta elementi della Tommassini Virtual Family.  All’interno dell’officina SCART, allestita dal Gruppo Hera in una delle sedi toscane di Herambiente Servizi Industriali (HASI) è il materiale recuperato che in qualche modo determina e ispira la creatività. L’idea della multiutility emiliana è quella di raggiungere un pubblico sempre più vasto, attraverso un linguaggio trasversale come quello dell’arte, per sensibilizzare sui temi dell’economia circolare e sull’importanza di un uso sostenibile delle risorse.

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